L’approccio terapeutico
Da terapeuta potrei dire che il primo passo da fare insieme e’ la distruzione graduale del muro di protezione reciproca e di sensi colpa che spesso fa’ da padrone su tutto. Non si parla per evitare di far star male l’altro e gli altri, soprattutto se ci sono dei bimbi coinvolti.
Lavorare con le famiglie oncologiche mi ha aiutato a capire quanta solitudine si può nascondere nella sofferenza. Il non detto, sicuramente segno di protezione amorevole, spinge spesso ognuno di noi a elaborare in solitudine pensieri ed emozioni senza davvero però trovare soluzione e pace.